"... udiva quella voce strana e impersonale che riconosceva per propria insistere sull'incurabile solitudine dell'anima. Non possiamo donare agli altri il nostro io, diceva la voce, non apparteniamo che a noi stessi." (James Joyce, "Un increscioso incidente. I Dublinesi")
Ciao Leonardo, ho visto che sei passato sul mio blog ;-) alla fine dell'ultimo post che ho scritto, ho messo il link della tua lettera in risposta a Cervi.
"... udiva quella voce strana e impersonale che riconosceva per propria insistere sull'incurabile solitudine dell'anima. Non possiamo donare agli altri il nostro io, diceva la voce, non apparteniamo che a noi stessi." (James Joyce, "Un increscioso incidente. I Dublinesi")
RispondiEliminaCiao Leonardo, ho visto che sei passato sul mio blog ;-) alla fine dell'ultimo post che ho scritto, ho messo il link della tua lettera in risposta a Cervi.
grazie di tutto biancaneve!
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