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mercoledì 17 marzo 2010

Quel che giusto è giusto. BARSOCRATE


Il blog è poco frequentato. Nessuno commenta (forse i post fanno cagare). Vi segnalo questo blog molto bello, ma di filosofia; chi non la fa non lo vedrà. Qui i dibattiti sono molti e interessanti. Se non partecipate qua provate la. C'mon! BARSOCRATE questo è il suo nome.

venerdì 12 marzo 2010

Di solito non posto ste cose.


Questo blog lo voglio proprio segnalare con un post e non con un semplice link. E' il blog di Sara Protasi giovane filosofa analitica attualmente a Yale. Da cosa si capisce che è un bel blog? Perchè è libero ma nella semplicità dei post si ritrova il life-stile dell'analitico che si apprezza sempre. Se fate una ricerca sul web e scoprite su cosa ha fatto la tesi di dottorato Sara rimarrete incantati. Ah già, questo è il blog.

domenica 17 gennaio 2010

Spinoza si è superato.

Fino a qui tutto bene
Rosarno, scontri fra cittadini e immigrati. I cittadini sono quelli che sparano.

(E poi dicono che gli italiani sono uniti solo quando ci sono i mondiali)

Nella cittadina calabrese alcuni extracomunitari sono stati feriti da colpi di fucile. I primi timidi tentativi di integrazione.

Stranieri gambizzati, pestati con spranghe o investiti da auto. Non si placa la protesta della società civile.

La fondazione FareFuturo denuncia: "Gli immigrati svolgono lavori ingrati e massacranti, che gli italiani non vogliono più fare". Come protestare contro le ingiustizie.

Gli immigrati: "Intollerabili le condizioni in cui ci fanno vivere". Possibile che la 'ndrangheta non si possa permettere di meglio?

Fucili, barricate, cassonetti dati alle fiamme, folla armata di bastoni e spranghe; a volte giriamo il mondo e non conosciamo ancora le bellezze dell'Italia.

Fermato dalla Polizia l'uomo che ha sparato in aria: "Guardi, si impugna così".

Panico per la reazione degli extracomunitari: una donna a bordo di una Punto è stata aggredita e salvata solo dall'italica compattezza del mezzo.

Immigrati contro polizia, cittadini contro immigrati, polizia contro cittadini. Eppure ci dev'essere un modo per dare la colpa a internet.

Secondo gli investigatori non c'è stato nessun coinvolgimento della criminalità organizzata: sono stati dei comuni stronzi.

Numerosi i feriti nei violenti scontri tra meridionali ed extracomunitari. Dopo aver visto le immagini molti leghisti sono corsi a chiudersi in bagno.

Ora per molti clandestini il timore è di essere rimpatriati. In una bara.

Maroni: "La polizia era sul luogo degli scontri fin dal primo momento". Con i popcorn.

Secondo Maroni è stata l'immigrazione clandestina ad alimentare il degrado a Rosarno. Certo che si stava da dio finché c'era soltanto la mafia.

(Maroni dà la colpa all'immigrazione clandestina. Tanto valeva darla alla deriva dei continenti)

Il Pd dichiara: "Il ministro riferisca in Parlamento". Ehi, stavolta si sono incazzati sul serio!

Centinaia di africani schiavizzati e ridotti a vivere come bestie, raccogliendo agrumi per pochi euro al giorno. Adesso sapete perché la vostra spremuta ha un sapore strano.

(Pensateci: lavorare quindici ore al giorno per venti euro, senza nessuna tutela, spesso nei campi gestiti delle mafie. Che, tra l'altro, non esistono)

Aggredita una troupe de La vita in diretta, in un sussulto di civiltà.

All'origine dell'episodio la domanda scomoda dell'inviato: "Allora, come vanno i saldi quest'anno?".

Sassi anche contro una troupe del Tg2, senza conseguenze. Quelle saranno aggiunte in post-produzione.

(Sassi contro i tg Rai? E poi dicono che al sud non lottano contro l'omertà)

Sugli scontri Feltri ha titolato polemicamente... no, un momento, ma chi cazzo se ne frega di come ha titolato Feltri!

(A onor di cronaca, il titolo del Giornale è "Hanno ragione i negri". Praticamente un'edizione straordinaria)

Ora gli abitanti di Rosarno stanno tornando alla normalità. Si sa, non è gente abituata a sparare agli sconosciuti.

Il cardinal Bertone si è detto preoccupato per le gravi condizioni di lavoro degli immigrati: le arance poi arrivano tutte ammaccate.

Dura omelia del parroco del paese: "Chi è pronto alla violenza contro i più deboli non venga in chiesa". È giustificato.

"I cristiani aiutino chi sbaglia". Mira.

Maroni: "A poco a poco porteremo la situazione alla normalità". Entro il prossimo raccolto.

(da: Spinoza.it)

giovedì 10 dicembre 2009

Piume (http://qualcosadelgenere.splinder.com)

Seneca diceva che la felicità non risiede nel piacere ma nella virtù e con buona probabilità non si era mai scopato una negra.

Non sarà il miglior messaggio contro il razzismo mai scritto, ma se c’è una cosa in cui eccelle una nigeriana piegata a novanta non è certo raccogliere cotone. E chi sono io per contraddire Nelson Mandela?

Per come la vedo io, il sesso è l’unico ambito della sfera sociale in cui le distinzioni razziali dovrebbero essere ampiamente legittimate. Il sesso e i posti a sedere sui bus.

E giungereste a conclusioni sorprendentemente concordi con le mie, se solo chiedeste alla vostra ragazza cosa ne pensa dell’uccello di Lenny Kravitz. Si chiama Panzerotto; è un canarino a piume arricciate del sud della California che lo stravagante Lenny è solito portare con sé nelle estenuanti tournée in giro per il mondo.

Appollaiato sul suo cazzo di trentuno centimetri.

Diffidate da qualunque donna sostenga che le misure non sono importanti. Riusciranno a farmi bere quest’ipocrita fandonia solamente il giorno in cui ne vedrò qualcuna uscire da un sexy shop con un vibratore di dimensioni inferiori a quelle del Belgio.

“Salve, vorrei uno di quei falli di gomma di proporzioni irrisorie esposti in vetrina”.

“Sono desolato, signora Dalla Chiesa, ma sono tutti prenotati. Come ben saprà il gentil sesso da sempre vede di buon occhio anche organi sessuali di modesta entità. Purtroppo ci è rimasto solo questo enorme pene in lattice: lo chiamano l’Achille Lauro dei dildo; è talmente grosso che la scatola d’imballaggio l’hanno progettata Christo e Jeanne-Claude”.

“Non saprei. Per quanto sia l’affermata donna di spettacolo che tutti ben conoscete, nutro per i peni grandi la comune indifferenza che provano tutte le donne. D’altra parte potrei sempre adoperarlo per sporadiche penetrazioni anali. Le spiace se, in via del tutto eccezionale, lo provo adesso? Sa, è mezzogiorno ed il suo disdicevole negozietto si affaccia su una Scuola Montessori: non vorrei crearle problemi”.

“Una beniamina dell’intrattenimento televisivo come lei può permettersi questo ed altro. Oh, stia attenta, signora Dalla Chiesa: un cocker le sta defecando sulla gamba”.

“Dannazione, pare siano schizzi di diarrea. Credo che li coprirò appiccicandoci sopra queste piume arricciate che ho fortuitamente rinvenuto sul dorso di un canarino. Ma la prego, mi chiami per nome”.

“Non sa quanto vorrei. Ma dubito fortemente che i lettori di qualcosadelgenere siano disposti a pagargli un avvocato”.

Ma torniamo al cazzo dei negri.

Non so dirvi con esattezza quanto dovrebbe esser lungo il vostro pene per esser certi che non sia piccolo, ma se ve lo state chiedendo non è un buon indizio.

Grazie al cielo non ho di questi problemi. Il mio uccello è talmente grande che si è scritto da solo questa battuta.

Scherzi a parte, so di avere un pene enorme perché guardavo quelli degli altri nello spogliatoio del liceo. Avevo sei anni e mi davano in cambio un Mars.

Ad ogni modo, sfatiamo una volta per tutte questa storia della regola della L. Non è supportata da nessun fondamento anatomico e mi rifiuto categoricamente di credere che ci possa essere una qualunque sorta di intervento divino volto a risarcire sessualmente i nani. Checché ne dica la CEI.

Suvvia, ditemi il nome di un nano famoso che ha sfondato nel porno.

Non vi viene in mente niente. E sapete perché? Perché nessun fottuto gnomo del cazzo ha sfondato nel porno; gli unici nani che avete visto al cinema si muovevano in branchi da sette o erano intrappolati dentro R2D2.

Mi piace fare battute sui nani perché statisticamente le probabilità che qualcuno se la prenda sono infime. Mi piace fare battute sui nani e sulle persone che hanno subito amputazioni. Voglio dire, quanti monchi mi leggeranno? E quanti di questi potrebbero scrivermi una mail di protesta?

Sempre che non li aiutino quelli di Emergency, ovvio.

Bisogna però ammettere che negli ultimi anni la biotecnologia medica ha compiuto passi da gigante. A mia zia per esempio hanno impiantato un’avveniristica protesi prensile in titanio collegata al sistema nervoso tramite un microchip che le permette di afferrare oggetti con una tale naturalezza che sta seriamente pensando di farsi amputare anche l’altra mammella.

Il sesso coi cinesi invece è terribilmente noioso.

E lo dimostra il fatto che l’unico espediente per rendere appetibile un video asiatico su YouPorn è imbracare una teenager su una pedana semovente agganciata ad un binario che la proietta a velocità considerevoli dentro una vasca ricolma di soia dove la attendono dodici ominidi con gli occhi a mandorla intenti a massaggiarsi testicoli grossolanamente censurati da quadratoni sfocati.

Mi ha sempre affascinato l’idea di una cultura così bigotta da oscurare scrupolosamente i propri organi genitali ma nel contempo immorale quanto basta a consentire a dodici carpentieri di Hong Kong di eiaculare su una diciottenne.

Qualche tempo fa stavo facendo sesso con una donna in menopausa quando sullo schermo è apparsa questa ragazzina nipponica che attendeva paziente che sette lottatori di sumo sborrassero a turno dentro un bicchiere da brandy. Ditemi voi se non è una delle cose più disgustose che abbiate mai sentito. L’avrebbe mandato giù in un sorso, se solo Michele Mirabella non avesse mandato la pubblicità.

“C’è una telepromozione, Qualcosa. Che ne dici di provare il mio nuovo dildo?”

“Temevo non me l’avresti mai chiesto, Rita”.

venerdì 13 novembre 2009

Torna Quorbaki (ora Qourbaki). e.b di nuovo a lavoro

Il blog di e.b ha riaperto i battenti, e inizia subito con argomenti "aulici": Dio. La dimostrazione di Kurt Gödel, logico rivoluzionario, citata dal nostro povero mentecatto italiano preferito, Buttiglione, poi freddato da Odifreddi che quella dimostrazione, in italia, la editata lui. il link è lo stesso: quorbaki

L'episodio meschino a cui si riferisce è il seguente: Buttiglione smerdato

sabato 29 agosto 2009

Shutendouji (Shutendōji). Chi era costui?

Il blog si sdoppia! Il mio caro collega e.b mi ha invitato a partecipare a quorbaki, suo fedelissimo nippo-blog, così adesso sono un suo coinquilino con lo pseudonimo di Shutendouji. Alcuni post, saranno publicati solo lì: alla pagina: www.quorbaki.org/shutendouji, altri solo dentro Ornitorinco, altri ancora (e vai!), in entrambi.

Shutendouji (Shutendōji). Chi era costui? Samurai tra i più temuti nel giappone antico e arrivato, disastrosamente, anche nella cultura italiana come Demon, uno dei Samurai del cartone che spopolava all'inizio degli anni '90. E oggi? Beh, oggi, i samurai hanno poco da combattere con spade e "zukì", ma la lotta di questi storici guerrieri orientali continua sono sotto i nostri occhi tutti i giorni nelle metropoli (a Milano), nei paesi e in tutti i luoghi dove un grande spirito possa condurre la sua personale battaglia. Shutendouji, oggi, con umiltà - combatte con il pensiero - di cui ha fatto un'arma potentissima, in grado, forse, di risvegliare anche le anime più sopite e narcotizzate dalle odierne stregonerie della società. Vedremo. Un Samurai con la passione per i linguaggi formali che aiuta, crede valorosamente, un samurai con la passione per le lingue inventate. Oss!