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domenica 15 agosto 2010

Spruzzi d'estate

A volte uno si crede stupido e invece è soltanto giovane (Italo Calvino)

Che se uno potesse, l'estate la salterebbe di netto. Io la mia la passo discretamente in generale, anche 'stavolta non mi lamento, devo dire. Turchia come viaggio d'effetto, Istanbul e interno Asia, la parte più bella secondo me, come l'interno coscia dal resto. Ma l'allontanamento da Milano che pesa ma peserebbe anche se non ci fosse si gioca tutto qui, in Sicilia, Catania di base ma si gironzola, di gusto aggiungerei. Ortigia oggi ce la siamo pappata con classe sempre con lei, "squadra che vince non si cambia", noi si vince e non cambiamo infatti. Fontanebianche, bella l'acqua eh, per carità .. ma sempre le solite scene, inquietanti: paste al forno, ragazzini impazziti con secchelli colmi di speranze sabbiose, famiglie merdose e insoddisfatte e, infine, un sole che ti cucina a 40° secondo una routine che sa di lenta agonia. Ci siamo fatti Cavagrande e Calamosche, ci faremo la riserva dello Zingaro per prendere il Giorgio nazionale e torneremo a Taormina che ci manca 'ste state, o almeno credo che le manchi o, insomma, doveri coniugali ... brutta bestia!
L'autunno e le foglie che, delicate come piume, ti si poggiano sulla spalla. Il sapore della ripartenza e della filosofia che, in pausa ma pronta, ritorna a scalpitare nel maremagnum della burocrazia meneghina.
E se la vita non fosse com'è, piena di falsi impegni e presunte preoccupazioni che cosa resterebbe dell'uomo che domina dall'alto tutto ciò che non ha saputo, ainoi, comprendere ed amare?
Oggi è il primo giorno di ciò che mi resta da vivere. Non vuol dire un cazzo, ma sul momento fa un certo effetto. O no?

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