Ricevo e segnalo con piacere questo pezzo di un amica, ma si dai diciamolo pure, un amica: Anna Mannucci. Il pezzo era uscito per la rivista di etnologia “ErreEffe, La ricerca folklorica. Contributi allo studio della cultura delle classi popolari”, numero dedicato a Retoriche dell’animalità, Grafo editore, Brescia ottobre 2003. Cliccate qui e scaricate il pezzo.
Un'amica si scrive con l'apostrofo.
RispondiEliminaSegnala il tutto ad un'autorità competente
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L
Dovrebbe essere il curatore del sito a preoccuparsi di correggere i suoi errori (Vedo che stavolta l'apostrofo l'hai messo correttamente).
RispondiEliminaPreoccuparsi di un accento non messo e farne addirittura motivo di polemica anziché avere l'umiltà di leggere l'articolo di Anna Mannucci la cui profondità di contenuti dovrebbe farci capire quanto le miserie umane siano prevalenti nella società odierna, si commenta da sè!
RispondiEliminaInnanzitutto caro Salvatore non puoi sapere se ho letto o meno l'articolo, in secondo luogo credo che chi si attribuisce aria di scrittore e filosofo debba in primo luogo saper scrivere correttamente in italiano.
RispondiEliminanon so se sono tua amica...
RispondiEliminanon so se hai letto il mio saggio...
e soprattutto non so se tu l'hai capito...
(non so tante cose, per fortuna...)
Vedo che c'è tanta gente simpatica come delle puntine nelle mutande...
RispondiEliminaE io constato invece che c'è tanta gente ignorante...
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